Al momento è solo sulla carta - e in ogni caso legato alle incertezze dell'instabilità politica -, ma così com'è formulato, l'obbligo per i professionisti di una polizza in tema di responsabilità civile risulta poco sostenibile, anche perché rischia di pesare sulle tasche dei medici per oltre 14mila euro l'anno. Con un problema soprattutto per chi si avvia alla professione. A lanciare l'allarme Gabriele Peperoni , vice presidente della Fnomceo che a Doctornews fa il punto sulla situazione. «Le polizze» spiega Peperoni «soprattutto per le specialità più a rischio contenzioso, quali ginecologia, sono davvero molto onerose e possono arrivare a rappresentare anche 4 o 5 mesi di stipendio, per un totale di 14mila euro l'anno e in alcuni casi di più. Con ricadute che come al solito colpiscono i cittadini perché spesso questi costi si traducono in un aumento nel prezzo delle prestazioni». All'origine di cifre così elevate - che rischiano, denuncia l'Ordine, di costituire una barriera all'accesso della professione - la situazione dei contenziosi: «Non ci si può dimenticare che ci sono società che fanno campagne per spingere i cittadini a fare causa ai medici, indipendentemente dalla presenza o meno di una responsabilità. Se si può essere d'accordo sul principio, è evidente che l'Rc obbligatoria debba essere introdotta insieme a un ripensamento complessivo del sistema, in particolare attraverso una rivisitazione legislativa della colpa professionale, l'obbligatorietà per le assicurazioni di stipulare la polizza e magari anche un sistema di bonus-malus. Al momento l'obbligo, sancito dalla Finanziaria estiva, è in via di definizione nel Ddl Omnibus allo studio del Senato. Da parte nostra abbiamo già sottoposto la questione ai ministri della Salute e del Welfare, Ferruccio Fazio e Maurizio Sacconi, che si sono dimostrati disponibili ad ascoltarci». Ma, se la Finanziaria ha fissato in dodici mesi il limite di tempo per l'entrata in vigore del provvedimento, «certo l'instabilità politica non gioca a nostro favore e potrebbe vanificare quanto fatto finora».
Fonte: Doctornews